La nostra storia

Le Associazioni d’Arma, per continuare a essere un riferimento credibile e in sintonia con l’evoluzione degli organismi militari di cui sono espressione viva e propulsiva sul territorio e nella società hanno maturato l’esigenza di un maggior coordinamento interno, realizzato con la costituzione il 15 dicembre 1998 del Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma (denominazione contratta ASSOARMA) che dal 21 aprile 2008 ha assunto personalità giuridica ed attualmente riunisce 39 Associazioni di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e di 50 Consigli Periferici ed anche di altre realtà associative militari di categoria, con circa 1 milione di iscritti su tutto il territorio nazionale.
ASSOARMA è quindi espressione di sintesi e di coesione fra tutte le Associazioni d’Arma. Queste sono la consolidata espressione della continuità tra i militari in servizio e in congedo. Hanno la loro origine storica nelle “Associazioni di Mutua Assistenza tra i Militari in Congedo” che nacquero dopo la promulgazione dello Statuto di Carlo Alberto nel 1848.
In forma moderna, le società di mutuo soccorso furono sostituite quasi ovunque dalle Associazioni d’Arma che si consolidarono principalmente nel primo dopoguerra, nella considerazione che la partecipazione generalizzata della Nazione al conflitto aveva valorizzato il collegamento tra militari e società civile.
Tutte le Associazioni subirono analoghi indirizzi organizzativi e furono in pratica trasformate a similitudine di entità operative dopo gli anni ‘30 fino al termine della Seconda Guerra Mondiale. Nel dopoguerra ritornarono alle antiche denominazioni e nel tempo acquisirono tutte le caratteristiche di ente morale. Esse rappresentano la libera unione di coloro che sono appartenuti o appartengono alle Forze Armate e Corpi Armati dello Stato. Sono riconosciute formalmente dal Ministero Difesa come enti apolitici e senza fini di lucro sui quali lo stesso esercita l’alta vigilanza. Nel mondo attuale, a forte spinta individualistica, l’esperienza delle Associazioni d’Arma concorre a mantenere un sistema di valori e di relazioni interpersonali e sociali che, basate sulla comune appartenenza, lo spirito di corpo e l’abitudine all’osservanza di un uguale Regolamento di Disciplina, valorizza il senso della collettività e la coesione sociale. Le Associazioni d’Arma si propongono come riferimento di tutti i militari in servizio e in quiescenza che intendono partecipare ad un progetto di vita come rinnovato “servizio” che consenta di mantenersi solidali, uniti e proficuamente attivi, ovunque ciò sia richiesto o realizzabile.
Le Associazioni d’Arma intendono quindi, non solamente tenere vivo il culto della Patria e l’attaccamento ai valori ed all’Arma di appartenenza, ma difendere e mantenere alto lo spirito che permea la vita militare, le sue tradizioni e la memoria di coloro che, credendo nel dovere verso la Patria e le sue Istituzioni, hanno sacrificato anche la vita.
Le Associazioni pongono i loro iscritti in continuità di servizio con i colleghi che hanno ancora l’onore di servire in uniforme con le stellette ed attuano tutte quelle iniziative che tendono a realizzare la più diffusa conoscenza della realtà militare di riferimento, mettendo a disposizione delle Istituzioni sul territorio una forza qualificata, volontaria e abituata alla disciplina. Esse tendono a realizzare concretamente ogni forma di solidarietà e di generosa fraternità, mediante lo scambio di informazioni e servizi fra i soci, attività sportive e culturali ed iniziative di valore sociale.
Per questo la maggior parte delle Associazioni d’Arma sono a disposizione delle Autorità costituite, locali e nazionali, sia per il servizio alla collettività, sia in veste di ordinario ausilio alla vita ed al benessere dei cittadini nonché per intervento in caso di emergenza attraverso le proprie componenti specialistiche di protezione civile.

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